
L’ evento, che rientra nel ciclo di seminari Colloquia 2012 organizzato dalla sezione musicologica del dipartimento di Studi greco-latini, italiani, scenico-musicali della Facoltà di Lettere dell’ Università Sapienza di Roma, vuole mostrare I fiori originari che hanno permesso poi di raccogliere i frutti ai grandi classici della musica. Nel Medioevo, infatti, la musica era fondamentale nelle chiese,in cui venne introdotto il canto nelle funzioni religiose, e nelle corti, come svago messo in scena da trovatori e trovieri. Nei borghi e nelle campagne la musica popolare si ascoltava in piazza.
Questo periodo ricco di musica è importante per la diffusione della musica profana, il perfezionamento degli strumenti e soprattutto la nascita della polifonia e, conseguentemente, la concezione della scrittura musicale moderna.
Nel X sec. accadde che per la prima volta si sovrapposero due melodie diverse promuovendo una concezione della musica meno ideale e spirituale e più matematica, dato che comporre a due voci richiedeva il calcolo della durata dei suoni con la massima precisione. Da cui l’ ideazione della notazione mensurale (mensurale da misurare), ovvero il primo sistema di scrittura musicale che usava delle note che indicavano in modo preciso la durata della loro esecuzione, passando a tutti gli effetti da una musica tendenzialmente improvvisata ad uno studio vero e proprio.
Luogo: aula Nino Pirrotta, dipartimento di Studi greco-latini, italiani, scenico-musicali, edificio di Lettere. Piazzale Aldo Moro n. 5 a Roma.